Il primo operatore turistico delle Isole Cook, membro del gruppo Turama

Storia e Cultura

Discendenze polinesiane

Durante la grande migrazione polinesiana, avvenuta a partire dal 1500 a.C. tra gli oceani Indiano e Pacifico, tra il 500 e l'800 a.C. vennero scoperte le 15 isole che formano l'arcipelago delle Cook. Questa piccola serie di isole situata nel cuore del triangolo polinesiano, fu cosí abitata da qui navigatori esperti conosciuti per i loro viaggi epici attraverso i vasti oceani in enormi canoe a doppio scafo, o Vaka, guidati solo da vento e stelle. Le Isole Cook, dal punto di vista archeologico, sono relativamente giovani rispetto a paesi come Tonga o Fiji che sono stati abitati circa 3.200 e 3.500 anni fa. I siti archeologici piú antichi delle Isole Cook sono stati datati tra 2.500 e 1.500 anni fa.



Influenze europee

L' esploratore spagnolo Alvaro de Mendana ed il portoghese Pedro Fernandez de Quiros cominciarono ad avventurarsi nella regione avvistando per prima l'isola di Pukapuka nel 1595, e Rakahanga nel 1606. Questo accadde 160 anni prima che l'illustre capitano inglese James Cook cominció la sua navigazione da Tahiti sulla Royal Navy Endeavour alla ricerca del "Grande continente meridionale”. Scoprendo l’atollo di Manuae nel 1773, lo chiamó Hervey Island, come il celebre ammiraglio britannico. Nel 1777 Cook approdó alle isole di Palmerston, Takutea, Mangaia e Atiu. Intorno al 1830, in riconoscimento di quelle scoperte, il cartografo russo Von Krusenstern diede il titolo di Cook Islands a tutto l’arcipelago sud. La London Missionary Society (LMS) introdusse il cristianesimo nel 1821 proveniendo dalle giá colonizzate Isole della Società. Il cristianesimo, in contrasto con la religione politeista della popolazione autoctona, venne negli anni accettato diventando la religione piú professata al giorno d’oggi alle Isole Cook.

Vita contemporanea

Mentre il potere politico in tempi lontani era nelle mani degli capi villaggio, chiamati Ariki, con l’arrivo degli europei e l’avvento del cristianesimo, nell’800 la Gran Bretagna istituì un parlamento federale. Nel 1901 le isole passarono sotto la direzione della Nuova Zelanda. Lo stato di autogoverno venne raggiunto il 4 agosto 1965, mantendo peró il modello monarchico britannico. A tuttoggi, le Isole Cook sono una democrazia rappresentativa con un sistema parlamentare in libera associazione con la Nuova Zelanda. La popolazione locale dà ancora grande importanza ai capi villaggio, la cui dinastia risale al 1250 a.C., i quali vengono consultati per quanto riguarda tutte le questioni sociali.